Isolamenti termici

Isolamenti termici

Per isolamento termico di un edificio si intende il ricorso a soluzioni tecnologiche e costruttive tali da ridurre le perdite di calore verso l’esterno durante l’inverno e l’ingresso del calore all’interno durante l’estate.
La progettazione o la ristrutturazione delle strutture opache e trasparenti che formano e definiscono l’involucro esterno dell’edificio vanno eseguite accuratamente, con particolare attenzione alla scelta dei materiali, in  quanto le loro caratteristiche hanno un’incidenza di primaria importanza dal punto di vista energetico. Anche la collocazione dello strato isolante rispetto agli altri strati che formano l’involucro dell’edificio ha una grande importanza sulle prestazioni energetiche dell’intero organismo edilizio.
Un isolamento termico correttamente progettato e messo in opera consente di ottenere un elevato comfort ambientale all’interno dell’edificio durante tutto l’anno con un ridotto utilizzo degli impianti di riscaldamento e di condizionamento: in questo modo si può quindi risparmiare sulle bollette dell’energia e si contribuisce realmente alla riduzione delle emissioni di sostanze nocive e inquinanti nell’atmosfera. Inoltre l’applicazione dell’isolamento, essendo in intervento che consente di migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio, è stato “premiato” in questi anni dallo Stato e dagli Enti Locali con incentivi fiscali sui lavori di realizzazione. Un altro vantaggio dell’isolamento termico è che si tratta di un sistema che praticamente non ha bisogno di manutenzione.

Esistono in commercio moltissimi materiali di isolamento termico, che possono essere classificati ad esempio in base all’origine (minerale, vegetale, petrolchimica, animale) o alla struttura (fibrosa, cellulare, porosa). La scelta del materiale non dipende solo dalla componente economica, ma va valutato il materiale isolante più idoneo per le diverse applicazioni: ciascun materiale presenta infatti pro e contro e si presta a risolvere problemi specifici, che vanno analizzati di caso in caso. Lo spessore di isolamento corretto dipende dal tipo di struttura da isolare e dalla zona climatica in cui si trova. Indicativamente lo spessore dell’isolante può andare da un minimo di 6 cm ad un massimo di 16 cm circa.

La ristrutturazione delle strutture opache che formano e definiscono l’edificio va eseguita accuratamente, esaminando prima di tutto la situazione esistente con un’analisi delle strutture e del loro grado di isolamento. Le strutture dell’involucro edilizio da isolare sono le pareti perimetrali, le coperture e i pavimenti su ambienti non riscaldati, verso l’esterno o controterra. Nei condomini gli elementi più disperdenti sono le pareti esterne, attraverso le quali si disperde circa il 45-50% del calore, mentre le case singole sono soggette a perdite di calore soprattutto attraverso i tetti mal isolati (40-50%).

Diverse sono le modalità per isolare le pareti esterne di un edificio, a seconda della posizione del materiale isolante rispetto alla parete vera e propria:

  • isolamento dall’esterno;
  • isolamento in intercapedine;
  • isolamento dall’interno.

Tra le soluzioni di isolamento dall’esterno si hanno le facciate ventilate, gli intonaci termoisolanti e il cosiddetto “cappotto termico”, che è certamente il sistema più noto ed utilizzato: i pannelli isolanti vengono fissati (in genere mediante incollaggio) sul lato esterno della struttura edilizia, creando un rivestimento continuo aderente all’edificio, il quale risulta quindi completamente protetto dalle variazioni della temperatura ambientale. Naturalmente all’esterno dello strato di isolamento è possibile applicare uno strato di rivestimento e finitura, in modo da proteggere l’isolante e ottenere l’effetto estetico voluto. Isolare dall’esterno comporta diversi vantaggi, tra cui l’eliminazioni dei “ponti termici” e di tutti i fenomeni di condensa, sia superficiale che interstiziale (la struttura è tutta “calda” e quindi difficilmente la temperatura può scendere a tal punto da dare origine alla condensa, cioè al di sotto della cosiddetta “temperatura di rugiada”), la protezione delle strutture edilizie dagli sbalzi termici, il mantenimento di una uniformità di temperatura all’interno dell’ambiente, evitando ad esempio il fenomeno della “parete fredda”, l’aumento della capacità della parete di accumulare calore (inerzia termica), in modo che in inverno i muri accumulino il calore interno e lo rilascino lentamente nei locali quando si spegne l’impianto.

L’isolamento in intercapedine prevede l’inserimento dell’isolante all’interno della cortina edilizia. Posizionando l’isolamento in intercapedine si pone spesso il problema dei ponti termici, in quanto l’isolante si interrompe in corrispondenza di pilastri e travi.

L’isolamento dall’interno si ottiene foderando le pareti (e anche soffitti) dall’interno. Riguarda essenzialmente interventi di riqualificazione energetica in cui non è possibile intervenire con l’isolamento dall’esterno o in intercapedine. Tale soluzione sottrae superficie utile agli ambienti e può aumentare il rischio di fenomeni di condensa: a tale proposito si consiglia di posizionare una barriera al vapore prima dello strato isolante, sul lato interno. Questa disposizione dell’isolate può risultare vantaggiosa nel caso di un’abitazione utilizzata saltuariamente e in modo discontinuo: data la bassa inerzia termica che comporta questa soluzione, risulta infatti possibile riscaldare rapidamente i locali tramite l’impianto di riscaldamento (non è necessario riscaldare tutta la struttura muraria dell’edificio, perché questa rimane all’esterno rispetto all’isolante termico), ma naturalmente questo significa anche un rapido raffreddamento dei locali una volta che l’impianto di riscaldamento viene spento: viene in pratica scaldata solo l’aria e non la struttura muraria. Tra i vantaggi si hanno la semplicità di posa in opera, la possibilità d’intervento su edifici con facciate sottoposte a vincoli storici o architettonici (la facciata esterna non viene toccata) e la possibilità di intervento parziale (appartamento singolo).

Per garantire le migliori prestazioni dell’organismo edilizio è necessario applicare l’isolamento termico anche in corrispondenza delle pareti e pavimenti che confinano con ambienti non riscaldati e in copertura (inclinata oppure piana). Nel caso di copertura inclinata (a falde) un sistema molto interessante dal punto della durabilità e delle prestazioni energetiche è quello del tetto ventilato.

La nostra azienda è in grado di eseguire qualsiasi intervento di isolamento termico dell’edificio, mettendo a disposizione della clientela la propria esperienza e professionalità.

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